L’ economia della ciambella

Il titolo è leggero, il contenuto é “pesante”. Non per il linguaggio (in verità sempre comprensibile) né per le idee rappresentate, frutto della ricerca di un “buon senso” che l’economia classica ha smarrito.

Il contenuto è “pesante” perché propone una rivoluzione, e demolisce (letteralmente) il modello economico oggi prevalente. Lo fa proponendo anche esempi concreti e “buone pratiche” che testimoniano la fattibilità di un cambiamento radicale.

Si dirà: “l’ennesimo esercizio intellettuale di una sinistra che non tocca (e non toccherà) palla!

Può essere, dipenderà anche da tutti noi… Ma la signora (Kate Raworth) insegna ad Oxford e Amsterdam, collabora con le Nazioni Unite e le sue tesi sono state pubblicate in mezzo mondo. Parla di una economia che finalmente rispetti i diritti umani ed i vincoli per la sostenibilità ambientale dello sviluppo. E per farlo fa tesoro delle esperienze dettate dall’economia comportamentale, ecologica, femminista e dalle scienze che studiano il “sistema Terra”.

Una buona lettura.

L’economia della ciambella
Kate Raworth
Edizioni Ambiente